Altre scosse in Emilia. A migliaia gli sfollati, oltre 300 feriti. "Prive di fondamento previsioni su altri eventi sismici"
Terremoto in Emilia: crolli, danni e paura




Modena, 30 mag. (TMNews) - E' stato trovato ilcorpo senza vita del dipendente disperso sotto le macerie della Haemotronic, l'azienda di Medolla crollata a causa del terremoto di ieri. Lo ha confermato la protezione civile. Il bilancio deimorti sale a 17, gli sfollati sono a migliaia, i feriti oltre 300. La terra trema ancora in Emilia. Una scossa di magnitudo 3.8 è stata avvertita dalla popolazione alle 8:00 nelle province di Modena e Mantova dopo le oltre 40 scosse della notte scorsa.
La protezione civile ha fatto sapere che "allo stato attuale delle conoscenze non è consentito stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area". La precisazione dopo le notizie riguardanti la previsione di ulteriori scosse di terremoto in Emilia, considerate "prive di ogni fondamento".
L'Ingv, però, ammette: "Siamo di fronte ad unasequenza sismica lunga, è lo stesso meccanismo sismico del 20 maggio", ha sottolineato il presidente dell'Ingv Stefano Gresta. "E' possibile che si
tratti della stessa faglia o di un nuovo segmento della stessa faglia del 20 maggio, ma per stabilire se ci sia una seconda faglia o una rottura della prima serviranno più misurazioni e più tempo per elaborare i dati, tenendo conto anche di micro terremoti, si tratta di studi lunghi"."Come abbiamo detto fin dal 20 maggio la sequenza ha tutte le caratteristiche di una sequenza che si ripete con la maggioranza dei terremoti di magnitudo decrescente, ma con momenti di recrudescenza, non è quindi possibile stabilire l'esatta evoluzione nel tempo e non si possono escludere repliche di
magnitudo 4 o 5, confrontabili anche con quelle forti del 20 e 29 maggio", ha aggiunto il presidente dell'Ingv.
La protezione civile ha fatto sapere che "allo stato attuale delle conoscenze non è consentito stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area". La precisazione dopo le notizie riguardanti la previsione di ulteriori scosse di terremoto in Emilia, considerate "prive di ogni fondamento".
L'Ingv, però, ammette: "Siamo di fronte ad unasequenza sismica lunga, è lo stesso meccanismo sismico del 20 maggio", ha sottolineato il presidente dell'Ingv Stefano Gresta. "E' possibile che si
tratti della stessa faglia o di un nuovo segmento della stessa faglia del 20 maggio, ma per stabilire se ci sia una seconda faglia o una rottura della prima serviranno più misurazioni e più tempo per elaborare i dati, tenendo conto anche di micro terremoti, si tratta di studi lunghi"."Come abbiamo detto fin dal 20 maggio la sequenza ha tutte le caratteristiche di una sequenza che si ripete con la maggioranza dei terremoti di magnitudo decrescente, ma con momenti di recrudescenza, non è quindi possibile stabilire l'esatta evoluzione nel tempo e non si possono escludere repliche di
magnitudo 4 o 5, confrontabili anche con quelle forti del 20 e 29 maggio", ha aggiunto il presidente dell'Ingv.
Nella terribile scossa di ieri alle 9:00 sono stati praticamente rasi al suolo i centri dei paesi in cui si è registrato l'epicentro, tra Mirandola, San Felice, Cavezzo, Rovereto, Medolla e Concordia.
Nel distretto del Biomedicale, dove si lavorava già per riprendersi dal terremoto di domenica 20 maggio, il verdetto più amaro: i capannoni nelle zone industriali si sono letteralmente accartocciati, mentre erano al lavoro impiegati, operai e tecnici per i controlli di stabilità. Tre operai della BBG di Mirandola sono stati travolti dalle macerie dal capannone: Enea Grilli, Eddy Borghi, Vincenzo Iacono. All'interno della Ditta Aries, è morto il fondatore e amministratore Mauro Mantovani. Poco distante, sempre a Mirandola, sotto le macerie della propria abitazione è rimasto intrappolato Zhou Hong Li, un cinese, morto sul colpo. Altri tre operai sono deceduti nel crollo del capannone dell'azienda Meta di San Felice: l'ingegnere Gianni Bignardi impegnato in un sopralluogo, l'indiano di 27 anni Kumar Pawan e Mohamad Azarg, marocchino di 40 anni che viveva a San Felice con moglie e due figli.
A Cavezzo altre tre vittime: Iva Vanna Contini rimasta sotto un capannone, così come Daniela Salvioli, Enzo Borghi invece è deceduto nella sua abitazione. Il parroco di Rovereto di Novi, Ivan Martini, è morto nella sua chiesa, mentre con un vigile del fuoco cercava di recuperare la statua della Madonna: una pietra caduta dall'alto lo ha ucciso. A Medolla in serata ieri si contavano altri tre morti sotto le macerie dell'azienda Haemotronic: accertata la morte di Paolo Siclari, individuati i cadaveri di altri due colleghi, il terzoè stato trovato stamattina. Infine a Concordia Sergio Cobellini è stato ucciso dopo essere stato colpito da un masso mentre camminava in strada. La procura aprirà fascicoli per indagare sulle persone morte nelle aziende. Non mancano le storie di chi si è salvato per miracolo: lo stesso sindaco di Finale Emilia è riuscito a fuggire dall'asilo comunale pochi secondi prima del crollo mentre una donna è stata trovata dopo 12 ore viva sotto le macerie a Cavezzo.
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