mercoledì 30 maggio 2012

Il dramma di Giuliana De Sio: sostituita a teatro mentre stavo per morire


L'attrice in ospedale si sfoga con i fan su Facebook

Giuliana De Sio ricoverata in ospedale, e lo spettacolo teatrale in cui doveva recitare va in scena lo stesso con una sostituta. Il dramma dell'attrice è stato rilanciato dai principali organi di stampa, che hanno ripreso il racconto accorato suFacebook ai fan in cui spiega le sue gravicondizioni di salute.

"Signore e signori sono ricoverata in un grande policlinico di Roma dopo aver trascorso ore a dir poco drammatiche", ha scritto sulla bacheca del social network - non ho la dovuta serenità per raccontare ciò che è successo, ma la nostra relazione semivirtuale ha rischiato di interrompersiper sempre così come tutto il resto. Ho ritenuto opportuno dirlo per tutti quelli che mi hanno cercato con messaggi pieni di apprensione e affetto. Scrivere mi stanca, tutto mi stanca, spero presto di avere più energia per tutti voi...". 

La vicenda era iniziata a metà dicembre, quando la De Sio era stata portata in ospedale a Lamezia per un forte dolore al torace, avrebbe dovuto esibirsì a Crotone ne La lampadina galleggiante, il testo di Woody Allen che sta portando in giro per l'Italia. 

Dimessa e nuovamente ricoverata a Roma, la De Sio se l'è vista brutta e ora che ne è uscita e imedici l'hanno rassicurata sulle condizioni di salute, lei si è detta delusa e amareggiata perché ilteatro Quirino della Capitale, dove avrebbe dovuto proseguire il tour con lo spettacolo, l'ha sostiuita con Mariangela D'Abbraccio. "Certo, dopo quello che ho subìto non posso alzarmi come Lazzaro e volare in palcoscenico" ha detto l'attrice salernitana, e aveva chiesto al produttore di rinviare lacommedia. Tra l'altro quel testo l'avava voluto fortemente lei, aveva scelto gli attori e trattato i diritti con il legale di Allen.

Nulla di fatto, si è voluto rispettare il cartellone, ma sulla pagina Facebook della De Sio si moltiplicano gli auguri e i messaggi di sostegno dei fan e alcuni pensano di organizzare una protesta contro il teatro che ha deciso di andare in scena anche senza di lei. 

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