martedì 29 maggio 2012

Sale a 98 il bilancio degli uccisi in Siria nelle violenze di ieri


Ong denuncia un nuovo massacro di civili nel Nordovest del Paese: vittime giustiziate con proiettili alla testa

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Beirut, 30 mag. (TMNews) - Il bilancio delle violenze di ieri in Siria è passato da 30 a 98 morti, tra cui 61 civili, nove ribelli e 28 soldati delle truppe regolari. Lo ha detto ieri sera l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo (Sohr), organizzazione non governativa con sede nel Regno Unito. Il presidente di questa Ong, Rami Abdel Rahmane, raggiunto telefonicamente dall'Afp, ha riferito che un nuovo "massacro" di 13 civili si è svolto ieri mattina nella regione di Deir Ezzor (nord-ovest) del Paese.
"Le vittime sono state giustiziate con un proiettile nella testa, secondo le prime informazioni provenienti dalla regione", ha detto all'Afp. "Chiedo agli osservatori internazionali di svolgere un'inchiesta per stabilire come questi martiri abbiano trovato la morte, per trovare i loro assassini e assicurarli alla giustizia", ha dichiarato Rami Abdel Rahmane.
In seguito al tragico massacro di Hula, in cui sono state uccise cento persone tra cui donne e bambini, il governo italiano ha espulso l'ambasciatore siriano a Roma. Khaddour Hasan è stato convocato alla Farnesina e dichiarato "persona non gradita". La stessa decisione è stata presa anche da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito.

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