sabato 21 aprile 2012

STEVE McCURRY AL MacroTestaccio


Dopo il successo dell’edizione estiva, che da fine giugno ai primi di settembre ha portato oltre 15.000 visitatori paganti nei musei romani il sabato sera, tornano dal 22 ottobre le aperture serali straordinarie del sabato, promosse dall’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, Dino Gasperini.
Il Macro Testaccio sarà straordinariamente aperto al pubblico ogni sabato sera, dal 22 ottobre 2011 al 7 gennaio 2012 (ad esclusione di sabato 24 e sabato 31 dicembre), dalle ore 20 alle 24 (ultimo ingresso ore 23.30) con la consueta bigliettazione.
Anche in autunno, quindi, cittadini e turisti potranno trascorrere il sabato sera visitando gli spazi museali, con le mostre permanenti e temporanee ospitate. Potranno contemporaneamente assistere, quando previsti, agli spettacoli in programma nell’ambito dell’iniziativa Roma in Scena. 
Riparte, infatti, anche l’edizione autunnale di 
Roma in Scena con un calendario ricco di eventi musicali, performance teatrali, spettacoli di danza che fino al 22 dicembre 2011 animeranno i Musei Civici in orario straordinario e serale, sia il sabato che altri giorni della settimana.
Il sabato sera si potrà accedere al museo pagando il consueto biglietto previsto per l’ingresso. Nel caso in cui il museo oltre ad essere aperto ospiti anche lo spettacolo, il biglietto per assistere allo spettacolo comprende anche la visita al museo.
Come accade per l’apertura ordinaria, anche il sabato sera sarà possibile prenotare una visita guidata a pagamento al numero 060608.
Steve McCurry (Newtown Township24 febbraio 1950) è un fotoreporter statunitense, conosciuto principalmente per la fotografia Ragazza afgana, pubblicata come copertina del National Geographic Magazine di giugno 1985, divenuta la più nota uscita della rivista[1].
Steve McCurry è nato il 24 febbraio 1950 nella piccola città di Newtown Township, in Pennsylvania. Ha frequentato la High School Marple Newtown nella Contea di Delaware e si è poi iscritto presso la Penn State University per studiare fotografia e cinema, per ottenere poi una laurea in teatro nel 1974. Si interessò molto alla fotografia quando iniziò a fotografare per il quotidiano della Penn State: The Daily Collegian.[2]
Dopo aver lavorato al Today's Post presso il King of Prussia per due anni, partì per l'India come fotografo freelance. È stato proprio in India che McCurry ha imparato a guardare ed aspettare la vita. "Se sai aspettare", disse, "le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto".
La sua carriera è stata lanciata quando, travestito con abiti tradizionali, ha attraversato il confine tra il Pakistan e l'Afghanistan, controllato dai ribelli poco prima dell'invasione russa. Quando tornò indietro, portò con se rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Quelle immagini, che sono state pubblicate in tutto il mondo, sono state tra le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. Il suo servizio ha vinto la Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad, un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese.
Il ritratto più famoso di McCurry, Ragazza afgana, è stato scattato in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan. L'immagine è stata nominata come "la fotografia più riconosciuta" nella storia della rivista National Geographic ed il suo volto è diventato famoso ed è ora ricodato come "la foto di copertina di giugno 1985". La foto è stata anche ampiamente utilizzata sulle brochure di Amnesty International, su poster e su calendari.
L'identità della "Ragazza afghana", è rimasta sconosciuta per oltre 17 anni finché McCurry ed un team del National Geographic trovarono la donna, Sharbat Gula, nel 2002. Quando finalmente McCurry la ritrovò, disse: "La sua pelle è segnata, ora ci sono le rughe, ma lei è esattamente così straordinaria come lo era tanti anni fa".
Anche se McCurry fotografa sia in digitale che in pellicola, ha ammesso la sua preferenza per quest'ultima. Eastman Kodak concesse a McCurry l'onore di utilizzare l'ultimo rullino di pellicola Kodachrome, che è stato prodotto nel luglio 2010 da Dwayne's Photo (nella città di Parsons in Kansas) e che sarà ospitata presso la George Eastman House. La maggior parte delle foto, escludendo alcuni duplicati, sono state pubblicate su internet dalla rivista Vanity Fair.
"Ho fotografato per 30 anni e ho centinaia di migliaia di immagini su Kodachrome nel mio archivio. Sto cercando di scattare 36 foto che agiscono come una sorta di concludere, per celebrare la scomparsa di Kodachrome. È stata una pellicola meravigliosa." - 






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