A fine mese (il 27 Aprile) inaugura a Roma presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra World Press Photo 2012 che rimarrà aperta al pubblico dal 28 aprile al 20 maggio. Protagonista la foto vincitrice del prestigioso riconoscimento di fotogiornalismo. La foto dell'anno 2011 è dello spagnolo Samuel Aranda. L'immagine mostra una donna che tiene tra le sue braccia un parente ferito. E' stata scattata in una moschea di Sanaa, capitale yemenita, allestita come ospedale da campo dai dimostranti contro il regime del Presidente Ali Abdullah Saleh, durante gli scontri del 15 ottobre 2011. Da 55 anni, il Premio World Press Photo è assegnato da una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Per questa edizione, le immagini sottoposte alla giuria del concorso World Press Photo 2012 sono state 101.254, inviate da 5.247 fotografi professionisti di 124 diverse nazionalità.
Sempre il Museo di Roma in Trastevere, fino al 27 Maggio, ospita Leonard Freed, grande fotografo newyorkese membro della Magnum dal 1972. La rassegna presenta una straordinaria selezione di 100 fotografie in bianco e nero che il grande fotografo ha scattate tra Roma, Firenze, Napoli, Milano e Palermo che raccontano la vita quotidiana, i volti e i gesti del Belpaese senza l'uso di facili stereotipi. "Leonard Freed. Io amo l'Italia" è il resoconto dell'amore per l'Italia, una delle sue principali fonti di ispirazioni, una terra che lo affascinò tutta la vita perché qui "il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente".
Il Palazzo delle Esposizioni ospita fino all'8 luglio Arturo Ghergo. Fotografie 1930-1959. Nel dopoguerra il fotografo nato in provincia di Macerata è l'unico a intraprendere coscientemente e insistentemente la via già tracciata negli Stati Uniti dalla fotografia di moda e di cinema, applicando, reinventandoli ad uso e gusto della nuova cultura visiva nazionale, i moduli figurativi di una società progredita e sofisticata, in particolare per ciò che riguarda il soggetto femminile, ridefinito in forme e valori espressivi inediti, spesso in netta discontinuità dai canoni estetici auspicati e propagandati dal gusto conservatore dell'epoca. Tra i suoi scatti più belli quelli dedicati a Massimo Girotti, Alida Valli e Rossana Martini.
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