mercoledì 22 febbraio 2012

UN PIRATA INFORMATICO

Un pirata informatico si è impossessato dei dati personali
di 77 milioni di utenti di Playstation Network. In seguito
all’accaduto, l’azienda ha deciso lo stop del servizio. Un
furto che ha costretto i vertici di Sony a scusarsi pubblica
mente e a correre ai ripari annunciando un rafforzamento
delle misure di sicurezza. Sony ripristinerà gradualmente
il servizio Playstation Network nelle prossime settimane.
Contrariamente a quanto annunciato inizialmente, Sony
non può escludere che tra i dati personali degli utenti
della Playstation 3 siano stati rubati anche gli estremi del
le carte di credito. “Al momento non c’è l’evidenza che sia
no stati presi dati delle carte di credito, ma non possiamo
escludere questa possibilità”, si legge in una nota del grup
po. Sony invita gli utenti a proteggersi contro possibili fur
ti d’identità o prelievi non autorizzati controllando i movi
menti della propria carta di credito, e magari allertando la
propria banca contro possibili tentativi di frode. Su internet,
intanto, non mancano le proteste da parte degli utenti del
Playstation Network, privati della loro rete di gioco. L’ipo
tesi più probabile è che il furto sia opera del crimine infor
matico organizzato, con finalità economiche, e non una forma
di protesta da parte di Anonymous o una forma di sabotaggio
commissionato da paesi ostili. La società sta conducendo
un’indagine approfondita e permanente con le forze dell’ordi
ne per rintracciare e perseguire i responsabili dell’intrusione
illegale. La soluzione del problema sembrerebbe vicina ma
nuovi guai si profilano all’orizzonte. Pare non esserci pace
per Sony. Un gruppo di hacker, infatti starebbe progettando
una nuova ondata di attacchi; un terzo assalto contro il sito
web di Sony è previsto per questo fine settimana. Qualora
l’attacco pianificato dovesse aver successo, sarebbe l’ultimo
di una serie di colpi messi a segno contro la sicurezza dei
server Sony. Sony dichiara di non sapere chi ha organizzato
un attacco così “altamente sofisticato”, ma ha continuato a
sostenere di avere dubbi sul gruppo Anonymous che però con
un comunicato ha respinto le accuse:”noi siamo un gruppo di
stribuito e decentralizzato, la nostra “missione” non prevede
il furto di carte di credito”. Kazuo Hirai, presidente di Sony
Computer Entertainment, con una lettera inviata ieri a una
Sottocommissione del Congresso ha detto che gli intrusi sui
propri server hanno installato un file di rivendicazione degli
attacchi in cui si legge:”Siamo la Legione”. Ora sembra che lo
stesso gruppo di hacker che è riuscito a infiltrarsi nei server
PSN stia progettando di colpire nuovamente il sito Sony, che
dal canto suo non ha rilasciato al momento dichiarazioni ufficiali
su questa nuova minaccia. Senza dubbio quella che sta vivendo
Sony potrebbe essere considerata come una delle più grosse crisi
nella storia del colosso giapponese. Le ultime notizie infatti indi
cano che Sony potrebbe essere intenzionata a mettere una taglia
sulla testa di coloro che si sono resi responsabili dell’incursione
non autorizzata su Playstation Network, che è costata al colosso
giapponese il furto delle informazioni sensibili di 100 milioni di
utenti. Secondo alcune indiscrezioni, questa decisione di offrire
un compenso per tutti coloro che possano fornire informazioni
utili sugli hacker sarebbe stata presa in seguito ad un suggerimento
avanzato dalla stessa FBI.

2 commenti:

  1. Dopo il disastro su Playstation Network, con i dati di quasi 80 milioni di utenti rubati da alcuni hacker, Sony corre ai ripari e studia delle formule di rimborso che possano soddisfare, almeno in parte, i clienti e placare la loro comprensibile rabbia che potrebbe portare ad un abbandono di massa verso altre console.
    Sony Europe ha appena annunciato, attraverso un comunicato pubblicato sul blog ufficiale Playstation, che regalerà agli utenti del PSN del vecchio continente due giochi per ringraziarli della pazienza avuta durante questo periodo di inattività del servizio.

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  2. E' iniziato il ripristino del playstation network e l'attacco hacker è stato finalmente placato; Sony, infatti, ha iniziato regione per regione a rimettere in piedi il servizio che il 20 Aprile scorso era stato spento. L'azienda ha rafforzato il proprio sistema di sicurezza interna con il potenziamento dei firewall e l'introduzione di nuovi software x evitare ulteriori attacchi.

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