Bobby Sands è stato un attivista politico nordirlandese. Bobby
morì dopo uno sciopero della fame durato 66 giorni, nella prigio
ne di Long Kesh. Tra il Maggio e l’Agosto dello stesso anno lo
seguirono, in questa tragica fine, altri nove giovani militanti
dell’Ira, detenuti nello stesso spietato carcere. La personalità di
Bobby Sands è per molti versi emblematica della figura di un
martire. E’ figlio ideale di un popolo che desidera affermare la
propria indipendenza non solo politica e sociale, ma anche cultu
rale. La modalità pacifica della sua estrema protesta-lo sciopero
della fame fino alla morte-non può non esercitare tuttora un richia
mo e trasmettere un messaggio fortissimo a chiunque desideri che
la propria identità di popolo non sia emarginata, se non cancellata.
Con il suo sacrificio e con quello dei suoi compagni ha gridato al
mondo, rompendo il silenzio assordante su una situazione di apartheid,
facendo in modo che tutti sapessero che la voce della non violenza
è come un grido sovrumano che ha fatto conoscere a tutti questa
segregazione razziale. Bobby Sands è un eroe che ha avuto il corag
gio delle proprie idee che ha saputo portare avanti senza attuare alcu
na violenza ma che con il suo eroico gesto ha avuto il potere di rom
pere il muro di silenzio contro le atrocità subite dai cattolici dell’Ir
landa del Nord. Bobby Sands si battè e morì per la libertà del suo
popolo. L’esempio di Bobby ha ispirato e ispira tutt’oggi i militanti
irlandesi ed europei che lottano per la propria indipendenza.
Il 5 Maggio 1981 moriva nel carcere di massima sicurezza pres
so Belfast, sinistramente soprannominato The Maze, il labirinto,
dove erano rinchiusi i più pericolosi terroristi irlandesi, il detenu
to Bobby Sands. Aveva compiuto da pochi giorni 27 anni. Era in
prigione da 10 anni. Rifiutava di nutrirsi da 66 giorni. A tutt’oggi
non è chiaro se Bobby Sands fosse personalmente coinvolto in at
ti terroristici, avesse partecipato ad attentati o avesse ammazzato
qualcuno. Era stato formalmente accusato di essere membro dell’
Ira,un movimento esasperato e violentissimo, e di aver prestato
assistenza ai terroristi. Sands non era esente da un certo fanatismo
e per alcuni continua ad essere un terrorista,un delinquente comune
privo della dignità di prigioniero politico,un disprezzabile fanatico.
Non dobbiamo considerare eroismo il sacrificio violento della pro
pria vita; questo non rende Bobby Sands un martire.
Inoltre,come è possibile che un militante cattolico che si presume
dovrebbe seguire certe dottrine e certi insegnamenti, possa essere
anche militante dell’Ira, ovvero un’organizzazione che molto spes
so ha basato le sue azioni sulla violenza? Ma la storia, si sa, è ricca
di simili apparenti contraddizioni. Ci si ricorda di lui, certo, ma non
bisogna dimenticare che fu soltanto il primo di un gruppo di 10
terroristi tutti determinati a portare fino in fondo questo tipo di prote
sta.
Nessun commento:
Posta un commento