martedì 14 febbraio 2012

hackers

I ragazzini annoiati che facevano gli hacker per hobby e cu
riosità sono quasi scomparsi per lasciare il campo a nuove
generazioni di ragazzini che lo fanno per soldi e che, soprat
tutto, sono assoldati dalla criminalità organizzata. Hanno da
9 a 50 anni, solo i più piccoli lo fanno per curiosità o per
esibizionismo ma gli altri lo fanno per soldi o spionaggio
industriale, prendendo di mira soprattutto aziende: sono i
protagonisti del nuovo cybercrime i cui identikit sono stati
presentati oggi a Roma da Raoul Chiesa, socio co-fondatore e
membro del comitato direttivo dell’Associazione italiana per
la sicurezza informatica e componente dell’Agenzia europea
per la sicurezza delle reti e dell’informazione. I reati più
diffusi sono furto di dati, diffusione di programmi pericolo
si, frodi, attacchi volti a negare dei servizi, pornografia,
pedopornografia e giochi online. Dietro gli attacchi possono
esserci studenti, impiegati scontenti, stagisti.” Esistono
almeno nove profili diversi di hacker di diverse fasce d’età”,
ha detto Chiesa. Tra i più diffusi ci sono gli specialisti
negli attacchi (i cracker), che hanno in media fra i 17 e i
30 anni e lanciano attacchi di tipo distruttivo violando i
sistemi di aziende. In deciso aumento sono i cyber-warrior
(18-50 anni) e le spie industriali (22-45 anni), che di solito
agiscono da soli e per soldi, attaccando aziende. Insomma
è proprio il caso di dire, vecchi hacker addio!!!.

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