giovedì 10 novembre 2011

Salvador

                                  SALVADOR

Il giornalista Richard Boyle, nel tentativo di risollevare una
carriera compromessa da alcool e problemi familiari, si reca
nel Salvador con lo scopo di documentare la guerra civile in
atto nel paese. L’uomo, giunto a San Salvador insieme al colle
ga Rock,si troverà coinvolto nei violenti scontri che oppongo
no i guerriglieri e gli squadroni filo-governativi, finendo per
prendere posizione contro la brutale dittatura vigente nel
paese,appoggiata e finanziata dagli stessi Stati-Uniti. Il film
coinvolge e complessivamente funziona. Vi è una forte abilità
nel rappresentare l’evoluzione del personaggio di Boyle, da
semplice avventuriero ad appassionato e schierato cronista.
Non mancano passaggi spettacolari e carichi di pathos. Quello
a cui assistiamo è un dramma in presa diretta che pare davvero
trasportarti nell’inferno dei luoghi che rappresenta, grazie alla
maestria registica del grande Stone. La violenza della vicenda
ci fa capire quanto questo film sia duro e dunque non rispar
mia momenti sgradevoli. L’ambientazione è arricchita da una
fotografia semidocumentaristica offrendoci un dettagliato
resoconto sull’inferno salvadoregno. Ispirato a fatti veri, il
film di denuncia di Stone è ben supportato dalle fantastiche
prove di James Woods e James Belushi. Di sicuro uno dei film
più belli e sottovalutati degli anni’80, dai contenuti profondi
e toccanti e perfetto dal punto di vista tecnico. 

Nessun commento:

Posta un commento