mercoledì 30 novembre 2011

L'ABITO DI AMY VA ALL'ASTA

     


A pochi giorni dall'uscita di "Lioness: hidden treasures", il disco postumo di Amy Winehouse, è stato venduto  all'asta l'abito indossato da Amy  per la copertina dell'album "Back to Black"; è stato venduto a Londra per 43.200 sterline (pari a 50.600 euro). L'abito di chiffon è stato acquisito da Musea de la Moda, un museo di moda di Santiago del Cile; il padre della cantante, Mitch, ha preso parte all'asta e ha definito la donazione "un inizio stupendo per la fondazione", che è stata istituita dopo la morte della cantante, dallo stesso Mitch, per aiutare i giovani in difficoltà.
"Passion for Fashion" è la denominazione che da il nome all'asta delle dive, compiutasi, infatti, a Londra presso la casa Kerry Taylor.
L'abito bianco e rosso porta la firma di Disaya. I proventi andranno alla fondazione Amy Winehouse. Inoltre, pochi metri più in là, sono esposti altri abiti di grandi dive: da Audrey Hepburn a Liz Taylor fino a Lady Diana.
Kerry Taylor esperta e competente di moda vintage e padrona della casa d'asta, ha riferito all'Associated press di quando Amy ha indossato l'abito disegnato da Disaya, "Amy non era ancora così famosa, aveva fatto un piccolo album, ma non era ancora la star che sarebbe diventata" e così la creatrice di moda le ha concesso l'abito per il servizio fotografico che in seguito le è stato restituito. Dopo la morte della Winehouse, Disaya ha scelto di considerare l'abito e venderlo al migliore offerente per l'associazione in onore di Amy, istituita dal padre Mitch. 
Il popolare e rinomato vestito- bianco a piccoli pois rossi - con corpino a cuore senza spalline che Amy calzava completo di cinturone a fascia rossa stretta in vita, era una realizzazione di una studentessa del Central Saint Martins College, per l'appunto, Disaya Sorakraikitikul, ideale per il look un po retrò ostentato sempre da Amy. Nell'amarezza e malinconia che avvolge questo accadimento, l'annuncio di questa donazione e della ideazione della fondazione a suo nome aiuta un po ad attenuare lo sconforto e la desolazione.
Certo la cantante non potrà far ritorno così da poterci incantare nuovamente con la sua bellissima voce ma ancora vive tra noi grazie ad iniziative come questa.

GOVERNO MONTI, IL SALUTO DI VASCO ROSSI



Esperto, pratico e rodato ormai da controversie interminabili con alcuni ministri di Berlusconi, Vasco Rossi ha divulgato su youtube un brevissimo clip, registrato a casa sua, dove ha manifestato il suo gradimento per l'insediamento del nuovo governo. E' un augurio davvero singolare quello arrivato a Mario Monti ed ai suoi ministri dal rocker di Zocca. Vasco Rossi nel filmato si esprime con un italiano un po strascicato. Come scrive il sito Giornalettismo, Blasco inizia dicendo: "uaaaaaaaaishhhhhchauuuuu shhhscai 24 tisgiiiiiii ahuiaaaavvvvhhhhhsssss monti suoooopuavvisuto eshhhih" che tradotto sarebbe: "Sono contento di essere sopravvissuto per poter assistere all'insediamento del nuovo governo Monti".
Nella comunicazione Vasco non nomina direttamente Berlusconi, ma i rapporti tempestosi tra la rockstar e alcuni ministri del precedente governo, in primis Giovanardi, indicano che il Blasco abbia approvato la caduta dell'esecutivo con soddisfazione.
Vasco Rossi è reduce da un estate particolarmente tormentata e sofferente, trascorsa x la maggior parte nella clinica Villalba, a Bologna. Ricoverato inizialmente per curare le pene a una costola, è stato forzato a tornare urgentemente nel nosocomio e a trattenersi, per oltre un mese, a causa di un endocardite.
Certo, ormai, siamo abituati a vedere il grande Vasco parlarci attraverso Internet; ora, infatti, pare che Vasco Rossi abbia l'intento di essere, oltre che un provocautore , soprattutto un "social  rocker ". Cosi, Vasco Rossi si descrive in un video pubblicato in rete prima del nuovo ricovero a Bologna.
Negli ultimi tempi Vasco, che due mesi fa ha rivelato la fine imminente della sua carriera, ha fatto molto parlare di se soprattutto x l'utilizzo continuo di Facebook. Non pochi critici musicali gli hanno suggerito di fermarsi, lui invece ha proseguito scrivendo e pubblicando video abitualmente. Intanto, il numero dei fans sul social network più famoso continua ad accrescere. Sono ormai quasi 2 milioni e mezzo e sono tutti certi che il loro idolo guarirà presto.

martedì 29 novembre 2011

BAMBINI CHE RIDONO A COMANDO



Davvero spassoso questo vecchio video..!! Avvolti tra le braccia della mamma, i quattro bebè ridono smodatamente per via dei versi che fa il loro papà.
Impossibile non farsi contagiare dalla loro allegria, sono davvero simpatici e la loro risata è inarrestabile; nel video i gemellini ridono sempre a tempo, è come se fossero sincronizzati. Il divertimento è assicurato. Non oso immaginare se dovessero piangere..hahahahahah....sai che concertino!!
Certo la risata di un bambino è davvero una gioia, specie se poi sono in quattro!!.. :-).
L'approccio migliore alla vita e a tutto ciò che ne consegue (difficoltà, problemi, ecc...) è quello di farsi una sana risata e non prendersi mai troppo sul serio, le cose vanno vissute con leggerezza!!!
Buona Risata A Tuttiiiiii.... ;-)

mercoledì 23 novembre 2011

LULU' BOUDOIR

                                
                                    
                                                           Giovedì 1 Dicembre 2011
                                                                       ORE 21
                                                     BLACKMARKET   PRESENTA
                                                               LULU'  BOUDOIR
                                                               proiezione del film
                                                    LULU' IL VASO DI PANDORA
                                                                DI G.W.PABST
                                               
                                                   SONORIZZATO DALLE SELEZIONI
                                            MUSICALI DI DANDYWOLLY (MICCA CLUB)

                                                           A SEGUIRE DJ SET RETRO'
                                                     INGRESSO 5 EURO CON BUFFET 


       BLACKMARKET
       VIA PANISPERNA 101 (MONTI)                                           

PRENOTAZIONE  POSTI                                                                                                                 V.GRAMICCIA@GMAIL.COM 
DANDYWOLLY@YAHOO.IT
CELL: 3491469781
                                                         

SCIALLA!!




                                                                                                 


Al centro di "Scialla!" ( termine che indica "stai tranquillo","stai sereno" in gergo romano) ci sono un padre che non sapeva di essere tale (Fabrizio Bentivoglio ai suoi vertici); un 15enne che non sa chi sia lo strano signore dall'accento veneto a cui lo affida sua madre prima di partire per un viaggio ( un più che perfetto Filippo Scicchitano); una Roma smagata e simpaticamente caotica che va da San Saba a via Merulana, dove il 15enne studia da (pseudo) duro tirando di boxe. Ma il vero protagonista di "Scialla!" è proprio il gergo giovanile di Luca (protagonista principale del film) che è la chiave della sua visione del mondo e insieme il maggior ostacolo da superare per quel padre-professore. Così, tra amicizie pericolose e inversioni di ruolo (toccherà prima al figlio salvare il padre), armi tatuate nelle parti basse e bar di quartiere, scatti di orgoglio paterno e semplificazioni assassine del figlio tornato a studiare (per cui Achille e Patroclo, dopo attenta esegesi, diventano "du' froci"), "Scialla" finisce per disegnare un panorama affettuoso, divertente, a tratti perfino toccante del nostro scassato presente.
Con il passaparola Scialla! si è piazzato al quinto posto. Lo ha diretto Francesco Bruni, sceneggiatore di mezzo cinema italiano, il quale afferma: "Se ripenso alle mie intenzioni, questo successo ha del miracoloso. Volevo fare un grazioso film di nicchia a basso costo. E' uscita una commedia che, caso raro, piace alla critica e al pubblico". Francesco Bruni non vuole proporci l'ennesima commedia generazionale, non vuole spacciarci volgarità a buon mercato. Vuole qualcosa di diverso. Ci vuole innanzitutto  rammentare che una sceneggiatura che funzioni ha bisogno di un continuo ancoraggio alla realtà. Bruni ci descrive un adolescente "vero". L'incontro padre-figlio cambia tutti e due ma senza che sia essenziale spingere sull'acceleratore della commozione che il rapporto padre non conosciuto-figlio avrebbe potuto suggerire. Accanto a Fabrizio Bentivoglio completano il cast Barbara Bobulova, Vinicio Marchioni (il "Freddo" della serie Romanzo Criminale") e, per l'appunto, l'esordiente Filippo Scicchitano che interpreta Luca. "Scialla" risulta esser miglior film al Festival di Venezia 2011 nella sezione Controcampo Italiano. 
Il mondo degli adolescenti romani e il loro gergo così speciale vi aspetta al cinema.



lunedì 21 novembre 2011

UNA SERATA A CASA CLEMENTINA






E se vi dico Casa Clementina cosa vi viene in mente???...
Casa Clementina è un nuovo locale, ops!! o meglio, è un appartamento dedicato al design dove è possibile consultare un libro o provare una giacca, bere una birra o comprare una poltrona. Il luogo si presenta come fosse una casa vera. La "casa" si trova nel cuore della vecchia Roma -rione Monti-, uno dei quartieri più trendy. Qui tutto è a vostra disposizione: ogni cosa è in vendita, dai quadri affissi alle pareti ai libri sulle mensole.
Cosa c'è di meglio di una bella festa con bella gente? Nulla direi, puoi spostarti in libertà e bere a volontà. Da qui nasce " Casa Clementina"; nasce proprio dalla convinzione di far sentire a proprio agio gli ospiti. Qui si percepisce musica lounge. Dalla camera da letto echeggia il ritmo incalzante del DJ. Spostandosi in cucina vi serviranno l'aperitivo, e ancora, sorseggierete i vostri drink in un vero e proprio salotto. Inoltre, c'è anche un finto giardino ( con l'erba sintetica) rigorosamente per bere e mangiare.
Mi sono chiesta, ma chi è Clementina? Come ogni festa che si rispetta nessuno, e dico proprio nessuno, conosce il proprietario di casa!!!! Tutti ne ignorano l'esistenza...basta che se beve e se magna!!!!...in buona compagnia... :-)

"GIOIA NEL CUORE"


"Una canzone da leggere come se fosse un messaggio in bottiglia............................
 Con "la gioia nel cuore" e la gentilezza dei toni, senza nessuna rabbia, andiamo incontro al presente che avremmo sempre voluto vivere".


Il video è stato girato in una spiaggia di surfisti a Riccione, infatti la leggerezza (dal tono prettamente estivo) richiama atmosfere tra il reggae e il surf. Con l'arrivo del freddo e dell'inverno, questa canzone riesce a scaldare l'anima e il cuore e soprattutto rievoca le nostre serate estive in riva al mare!!!
Insomma, questo video è per tutti coloro i quali hanno già nostalgia della stagione calda. Stagione che porta via con se aperitivi e feste sulla spiaggia...mojitii a "go go"...e lo sguardo rivolto al tramonto (con relativo applauso)...  :-)

sabato 19 novembre 2011

LIGABUE, UN FILM IN 3D PER RICORDARE CAMPOVOLO


Per esprimere gratitudine ai suoi fan e vivere nuovamente con loro le emozioni del concerto di Campovolo, Ligabue ha stabilito di portare i momenti più belli della serata del 16 luglio 2011 sul grande schermo.
" Uno dei più bei complimenti che mi fanno è: Luciano, tu hai il più bel pubblico di tutti, che vuoi di più? Niente", spiega il rocker emiliano, che il 7 Dicembre sarà in 300 sale con il film a 3 dimensioni del concerto del 16 Luglio 2011: "Ligabue Campovolo-Il film 3D". Martedì 22 Novembre uscirà invece la registrazione integrale del concerto composta da 32 brani, tra cui 3 inediti: "M'abituerò", "Sotto Bombardamento" e "Ora e Allora". Il film è il primo che in Italia viene realizzato in 3D per un concerto, con un audio perfetto mixato negli studi di George Lucas, in California. Il lungometraggio, oltre a riproporre il concerto di Campovolo, racconta anche il sogno di Liga nato 20 anni fa proprio nella sua città. Città che ama definire così: "Quella dove vivo da sempre, da cui tutto è partito e dove tutto torna". Intanto, per lunedì 21 Novembre è fissato il lancio radiofonico del singolo di Ligabue: "Ora E Allora".
In merito a Campovolo Ligabue ha affermato: "Se poi appena ti giri e vedi qualche musicista che ti ricorda la tua storia allora sai che di sicuro se c'è un concerto che parla per te quello è: Campovolo.
Campovolo, per Ligabue, è stata una scommessa, un' impresa, un sogno ad occhi aperti, un'illusione (a volte le magie succedono); Campovolo è il posto giusto per delineare l'ultima frontiera del megarock all'italiana, tra la via Emilia e il west; la precaria "città" sembra rievocare una piccola grande Woodstock all'emiliana dove il popolo di Ligabue ha mille accenti e un sorriso buonista sulle labbra.
Non ci resta che attendere l'evento 3D dell'anno, in fondo "Il meglio deve ancora venire".

mercoledì 16 novembre 2011

VERSACE FOR H&M


Il conto alla rovescia per l'attesissima collezione disegnata da Donatella Versace è ormai iniziato (negli store il 17 Novembre). La collezione sarà in vendita in trecento negozi scelti in tutto il mondo. Vi saranno quaranta capi per donna e venti per uomo. La collaborazione della Maison Versace con un brand low cost già fa parlare di sé. Speriamo solo di non assistere alle stesse scene che si sono verificate con la nuova apertura di Trony, a Ponte Milvio (dati i prezzi stracciati), solo per accaparrarci i nostri capi preferiti a cui tanto ambiamo. Dunque, su tale evento, vi sono molte aspettative e i fans già si apprestano a prendere parte a questa novità che ha contrassegnato un nuovo modo di comunicare. Già, perchè così facendo si raggiungerà una clientela più vasta. Aspettiamoci abiti perfetti per i party, con borchie, pelle e stampe vivaci, uniti ad accessori come sandali con tacchi alti e gioielli glamour; la collezione, per la prima volta, comprenderà anche una serie di articoli per la casa.
" Sono davvero emozionata di poter collaborare con H&M", afferma Donatella Versace. E prosegue " La collezione sarà glamour e teatrale e rispecchierà perfettamente il brand".
La moda è avere il coraggio di mettersi in discussione, proprio come hanno fatto le grandi Maison scendendo dallo scalino più alto, così da poter concedere ( a chi non avrebbe mai potuto permetterselo) un proprio capo. Anche Donatella Versace, reticente di fronte a questo tipo di collaborazione, si è dovuta ricredere. Anzi ora si dice molto soddisfatta.
Ed allora cosa aspettare? L'alta moda ad un prezzo low-cost vi attende.

MI SCAPPA DA RIDERE

                                                    

Che cos’è la risata? Per Michelle Hunziker, la risata è anche un modo di comunicare. E’ una sua peculiarità che prorompe, nella vita reale come nel lavoro, non solo nei momenti lieti ma anche in quelli malinconici. Ma qual è il segreto che fa di Michelle una showgirl così scoppiettante? La formula magica è la risata, così limpida da scatenare un ciclone. La risata è il suo mantra. Da qui nasce “ Mi scappa da ridere”, il primo spettacolo originale portato in scena da Michelle, in cui è lei stessa a raccontare la “sua favola”. Ne nasce un “One Woman Show” dal ritmo incalzante, dove la stessa Hunziker fonda il suo spettacolo proprio sulla sua vita, senza perdere di vista i suoi aspetti più imprevedibili. In primis il matrimonio con Eros Ramazzotti (“Il tempo passa ma i sentimenti restano”), il cantante italiano di periferia come lo denomina lei in tutto lo show che poi ha sposato e da cui è nata la sua Aurora. Al primo concerto di Eros, Michelle perse letteralmente i sensi come    “ quando l’Enel stacca all’improvviso la luce” ma, quando si rividero, fu subito amore a prima vista: “ due fulminati” ribadisce lei, che però non vissero felici e contenti. Descrive il suo rapporto con la figlia Aurora, ormai adolescente, e di come sia difficile il dialogo tra genitori e figli, soprattutto oggi quando di mezzo ci si mette Facebook (“ Culla di ipocrisie, dai bacini alle faccine ai cuoricini” ). Non mancano i riferimenti alla sua vita in Svizzera (“ Sei sexy come una fetta di Emmental” ), dei suoi viaggi in Italia e del suo lato B: “ la debora”, pubblicità che la rese famosa.
Lo spettacolo si conclude con un sonoro “ Però hai sempre un gran culo”  pronunciato dal Mago Forest, il “ Trupolo”, (il suo pupazzo di pezza), che accompagna la showgirl in questo percorso, in modo virtuale, attraverso delle videoproiezioni su maxischermo. Gli sketch a due con il pupazzo Trupolo, sono intervallati da canto e ballo in stile musical.
“ Mi scappa da ridere” è in scena fino al 20 Novembre al Teatro Sistina di Roma”. La regia è di Giampiero Solari.





martedì 15 novembre 2011

PER LA DONNA CHE AMA SORPRENDERE

Puntuali come ogni anno, ecco approdare i must in fatto di moda per la stagione fredda 2011-2012, offerti a tutte quelle donne che amano osservare e ascoltare i consigli degli stilisti. E ce n'è davvero per tutti i gusti e per tutte le personalità, sebbene sia ben visibile la prevalenza di pelle e pelliccia (possibilmente ecologica). Quindi, prima regola: mai senza un capo di caldo e morbido pelo; che sia il pregiato collo di un cappotto elegante o il materiale di un giubbotto country. E non si tratta di un privilegio delle grandi firme, perché persino i marchi più easy o pensati per le giovanissime ne suggeriscono decine e decine di interpretazioni diverse.
Da non trascurare, poi, l'altra affascinante innovazione dalle passerelle, ovvero l'affermazione della cappa. Psichedelico come negli anni Settanta, dall'effetto a bolero o a mantella, corto o lungo, questo indumento appare distintamente fino all'inverno inoltrato, tanto da imporre almeno un poncho nell'armadio. Con particolare gioia di chi deve misurarsi con silhouette e taglie più morbide.
Tra le ultime tendenze, scopriamo il grande ritorno del capo lanciato negli anni Sessanta da Mary Quant, cioè la minigonna, a cui si affiancano i mitici miniabiti a trapezio. Sulla stessa scia della stravaganza,  la donna dell'autunno-inverno è altresì una motociclista in total look denim e giacca di pelle nonché una cavallerizza aggressiva del vecchio west. Ma se si aderisce alla folta schiera di fanciulle che proprio non riescono a desistere al bon ton, non ci sono problemi, poiché la raffinatezza è eternamente trendy.
L'asso nella manica di tutte le collezioni è il colore. Non solo bianco e nero, quindi, anche se l'accoppiata è vincente, soprattutto per i modelli che si richiamano agli anni Settanta. Fino a febbraio sarà possibile esibire con ostentazione sfumature speziate, come il giallo ocra, il rosso bordeaux. E se si vuole luccicare ancora di più, basta optare per il bronzo e il lurex, che rendono luminoso il nostro modo di vestire.

IL MIGLIORE AMICO DELL'UOMO


Il cane non conosce invidia e cattiveria, ecco perché viene definito il migliore amico dell'uomo.
Dovremmo imparare molto dai cani, loro sono sempre accanto a noi, in ogni momento della nostra vita, sempre e comunque; sono loro che ci amano continuamente, senza fine e qualsiasi cosa succeda ci restano fedeli per tutta la vita. Non chiedono nulla in cambio solo di essere amati; un uomo ha bisogno di un motivo per volerti bene, il cane ti ama e basta. Il bello dei cani è che ti amano in modo assoluto, illimitato. Hanno un modo di fare che li rende umani, speciali e quello scondinzolare continuamente trasforma le tue giornate in qualcosa di incredibilmente migliore! Con un solo sguardo ci manifestano il loro affetto e fanno di noi delle persone migliori. I cani hanno bisogno di molte premure e vanno seguiti in ogni istante, proprio come i bambini; va dato loro affetto, cura e amorevolezza.
Nel video riportato qui sopra scorrono delle tenerissime immagini raffiguranti dei bimbi accanto a diversi tipi di cani. Sono immagini amorevoli, di una dolcezza incredibile ma dover lasciar da solo un bimbo di pochi mesi  con un cane lo trovo un po rischioso; gli animali sono imprevedibili, non puoi immaginare le loro reazioni ma con un po di attenzione e qualche piccolo accorgimento si possono far convivere gli animali con i bambini...ottimo connubio!! uno non esclude l'altro!!
"Ogni impulso di uccidere gli animali senza giustificazione, ogni maltrattamento e ogni crudeltà verso di loro, vanno senz'altro condannati. Anche perché tale comportamento esercita una nefasta influenza sull'animo dell'uomo e tende a renderlo abietto." ( Papa Pio XII )

domenica 13 novembre 2011

" VALORE DI UN SORRISO"

Sai che tristezza non saper sorridere!?! Chi sa ridere ha vinto su tutto, è padrone del mondo. Un sorriso dura un istante ma rende tutto ciò che è intorno a noi magico e unico. Ricordo con affetto la mia insegnante di catechismo, Suor Eliana, la quale ci diceva sempre di donare anche solo un piccolo sorriso alle persone in difficoltà, così da renderle serene. Parole sante!!!
Sorridere è uno strumento efficace contro le distanze interpersonali. Mette in relazione ed unisce gli esseri umani. Il sorriso affascina da sempre per il suo ruolo di promotore di "affinità relazionale". Il sorriso, come tutte le espressioni del viso, rappresenta l'emergere spontaneo, involontario e non richiesto dell'emozione provata.
Sono state elaborate molte ricerche sul sorriso; gli studi sui movimenti mimici della faccia risalgono al lontano 1863. Grazie alla Dott.ssa Sara Di Stano, la quale ha svolto la sua Tesi di Laurea proprio sul Sorriso, posso riportarvi alcune dimostrazioni e citazioni di studiosi che si sono interessati a tale argomento.
Paul Ekman approfondì questo tema sostenendo che il sorriso, come tutta la mimica, segnala sfumature e sottigliezze che il linguaggio non riesce a fissare. Ekman non si limita a fornirci una descrizione dettagliata del sorriso, ma ci rende nota l'esistenza di una grande "famiglia del sorriso". Egli afferma: "Il sorriso è unica fra tutte le espressioni: basta l'azione di un solo muscolo per mostrare gioia. E' difficile non rispondere al sorriso (perfino ad un sorriso del fotografo) e alla gente piace guardare visi sorridenti, come sanno bene i pubblicitari". E ancora, continua Ekman:" Ci sono decine di sorrisi diversi, ognuno con un aspetto ed un messaggio particolare. Ci sono numerose emozioni positive segnalate dal sorriso, ma si sorride anche quando si è infelici. Poi ci sono i sorrisi falsi usati per convincere il prossimo che proviamo sentimenti positivi quando non è vero".
Il sorriso per le sue caratteristiche è considerato un potente regolatore dei rapporti sociali, la frequenza e l'intensità con cui viene manifestato sono associati al genere, scrive Anolli: "Le donne sorridono più degli uomini per motivi di affiliazione e di compiacimento". Svolgendo ricerche sulla comunicazione non verbale, Hall (1984) arriva a sostenere che il tratto tipico dell'espressione femminile è il sorriso. Le donne sorridono di più, guardano e sono guardate di più, adottano distanze interpersonali minori, ricorrono più spesso a segnali di contatto.
Di seguito riporto una poesia citata per l'appunto, dalla Dott.ssa Sara Di Stano, persona dotata di un Sorriso davvero speciale:

                                                       " VALORE DI UN SORRISO"
                                           
                                                    "Un sorriso non costa nulla e rende molto.
                                                                  Arricchisce chi lo riceve,
                                                                senza impoverire chi lo dona.
                                                                  Non dura che un istante,
                                                          ma il suo ricordo è talora eterno.
                                                                  Nessuno è così ricco,
                                                                  da poterne fare a meno.
                                                                  Nessuno è così povero,
                                                                     da non poterlo dare.
                                                                    Crea felicità in casa,
                                                                 è sostegno negli affari,
                                                     è segno sensibile dell'amicizia profonda.
                                                        Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
                                                      nello scoraggiamento rinnova il coraggio,
                                                              nella tristezza è consolazione,
                                                         d'ogni pena è naturale rimedio.
                                              Ma è bene che non si può comprare , né prestare,
                                                                  né rubare, poiché esso
                                                        ha un valore solo nell'istante in cui si dona.
                                                                E se poi incontrerete talora
                                                              Chi non vi dona l'atteso sorriso,
                                                                siate generosi e date il vostro,
                                                                   perché nessuno ha tanto
                                                             bisogno di un sorriso come chi
                                                                     non sa darlo ad altri.
                                                                           ( P. Faber)
                                                       
                                               

La REGINA delle NONNE

Non è facile descrivere la figura di mia nonna, dotata di una personalità unica nel suo genere. Ma ci proverò ugualmente.
Olimpia Gaudiosi Terlizzi, nacque a Colliano da una nobile famiglia. Si unì in matrimonio giovanissima con il Dott. Andrea Terlizzi, stimato medico e sindaco di Colliano. Si dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Il loro fu un amore grande, puro e sincero. Un amore da favola, fatto di rispetto e stima reciproca.
L’idillio, purtroppo, si spezzò in quel maledetto incidente stradale in cui mio nonno fu coinvolto. Il paese rimase orfano del suo amato sindaco. Mia nonna, in seguito, decise di continuare il progetto in cui tanto credeva il marito e si candidò alle elezioni del 1975, ottenendo la candidatura a pieni voti. Il suo fu un mandato dove predominava l’amore per il suo popolo, l’aiuto costante per i più deboli e un occhio di riguardo per i più giovani,  i quali si stavano affacciando alla vita.
Mise al servizio del paese le sue straordinarie doti umane e politiche e il suo grande patrimonio culturale. Il suo impegno, rivolto al servizio della collettività, si distinse per le vigorose battaglie. Le ottime qualità, dimostrate in occasione di quella lunga esperienza, si riveleranno decisive quando si trovò a fronteggiare un difficile periodo, segnato da tanto dolore: il terremoto del 1980. In seguito a tale sciagura, si mise da subito a servizio del suo popolo garantendo un’immediata rinascita del paese.
Mia nonna era una donna estremamente coraggiosa, nulla la spaventava. Era dotata di un grande umorismo e forse questo era il suo punto di forza. Persona altruista, sempre dedita agli altri e mai uno sguardo rivolto a sé stesso. Adorava le poesie di D’ Annunzio, suo poeta preferito e aveva, inoltre, una grande fede. Fede che l’ha sempre aiutata nei momenti più bui. Oggi ci manca molto questa donna eccezionale; credo che personaggi del genere nascano una sola volta ogni morte di papa.
Ci mancano soprattutto i suoi consigli, la sua forza e coraggio, la sua vitalità, il suo sorriso, la sua voce e i suoi occhioni blu. Spero tanto un giorno di poterle assomigliare, vorrei avere anche solo un quarto della sua personalità….
Se chiudo gli occhi per un istante, me la immagino che cammina tra le nuvole, mano nella mano con mio nonno seguiti da una moltitudine di persone: il suo popolo.
A me piace pensarla così!!!

Napoli Teatro Festival Italia

Quest’estate ho preso parte alla conferenza stampa sul Napoli Teatro Festival Italia. Purtroppo l’evento si è già concluso, ma data la fama mondiale dell’avvenimento posto ugualmente l’articolo correlato ad esso. Riscontrato il favore del pubblico, aspettatevi le repliche di questa prestigiosa kermesse.
L’edizione 2011 del festival è terminata il 15 Ottobre con lo spettacolo Richard III per la regia di Sam Mendes (premio Oscar per American beauty) e la partecipazione dell’attore due volte premio Oscar Kevin Spacey. Sul sito www.teatrofestivalitalia.it troverete ulteriori informazioni.
Questa potrebbe essere l’occasione per addentrarvi nei meravigliosi vicoli di Napoli, città incantevole!( anche se il Vesuvio non rientra, ahimè, nella lista appena stilata delle “7 nuove meraviglie della natura” ; in ogni caso la lista è provvisoria…speriamo che la città partenopea, località di grande fascino, possa essere premiata. Il riconteggio dei voti potrebbe consentire alcune sorprese, da qui a quando, agli esordi del 2012, ci sarà la cerimonia di investitura ufficiale)



                                 NAPOLI  TEATRO  FESTIVAL ITALIA 2011  



Martedì 7 giugno alle ore 12.00, presso la sede della Regione Campania in Roma, ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia. La prestigiosa kermesse, in programma dal 26 giugno al 17 luglio e dal 9 settembre al 7 ottobre, è illustrata alla stampa estera, in tutte le sue articolazioni, nell’ambito di un incontro al quale prendono parte Caterina Miraglia, Presidente della Fondazione Campania del festival e Luca De Fusco, Direttore Artistico della manifestazione. “Il festival virtualmente è già iniziato”, così De Fusco apre la conferenza, sottolineando come la manifestazione debba mantenere il suo carattere di grande vetrina. Un Festival più snello ed economico delle precedenti edizioni con l’intento di far scoprire a napoletani e non, angoli poco noti della città; accendere, dunque, le luci su luoghi non particolarmente noti. Ci sarà spazio anche per la grande danza internazionale (la compagnia canadese di Marie Chouinard in prima europea) e per la grande prosa (un’edizione anglo russa di Tempest che sta girando i grandi Festival europei). Numerosi sono gli spettacoli di “paesaggio”. Si potrà, poi, assistere al teatro sottoterra (nel Tunnel borbonico o nelle Catacombe di San Gennaro). Dunque, 25 gli spettacoli che si vedranno tra giugno e luglio per un totale di 96 repliche. L’8 settembre al Teatro di San Carlo è previsto, con diretta televisiva su Raiuno, il Premio Maschere del Teatro organizzato in collaborazione dal Napoli Teatro Festival Italia e Agis. Il Festival ha come intento quello di utilizzare come palcoscenico architetture e intere parti della città; 19 i luoghi e gli spazi della città coinvolti, ancora una volta con l’intento di scoprirne sempre nuovi e inediti per il grande pubblico. La quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia prenderà il via il 26 giugno al Teatro di San Carlo con la prima italiana, Le Dragon blue di Robert Lepage. Quest’anno Lepage torna a Napoli lanciando allo spettatore una nuova sfida con uno spettacolo che è una sorta di sequel dell’ormai mitica Trilogie des dragons del 1985. Seguono due prime assolute e una europea di danza, genere quest’anno molto presente al Festival. Tra le coproduzioni nazionali spicca L’Opera da tre soldi, regia di Luca De Fusco, protagonisti Massimo Ranieri e Gaia Aprea, con la partecipazione straordinaria di Lina Sastri. Tra le presenze internazionali di grande prestigio vi è quella del regista inglese Declan Donnellan, che da 11 anni è impegnato con la stessa compagnia di attori russi e che porta per la prima volta in Italia The Tempest di Shakespeare. Nella splendida cornice del Salone da ballo del Museo di Capodimonte andrà in scena Tokyo Notes, uno dei testi più interessanti del giapponese Oriza Hirata, autore di una trentina di drammi. A concludere la quarta edizione del Napoli Teatro Festival Italia, sarà uno spettacolo a sorpresa che il direttore artistico De Fusco si riserva di comunicare quanto prima. Per tutta la durata del Festival, Castel dell’Ovo, simbolo di Napoli e Borgo Marinari, saranno il luogo in cui si incontreranno al termine di ogni spettacolo gli artisti, le compagnie, i giornalisti, il pubblico. Si realizzeranno, inoltre, sulla facciata di Castel dell’Ovo, delle proiezioni che racconteranno il Festival (backstage, arrivo degli artisti a Napoli, etc.). Le serate saranno animate da un Dj-set, ma non mancheranno momenti di spettacolo con gli artisti delle Ramblas e artisti di strada.
Che la festa cominci!!!




Caterina Miraglia, Presidente della Fondazione Campania del Festival e Luca De Fusco, Direttore Artistico della manifestazione, presenti alla conferenza stampa di presentazione del Napoli Teatro Festival Italia, tenutasi presso la sede della Regione Campania in Roma. 



sabato 12 novembre 2011

11.11.11

Ormai è scoccata da diverse ore la mezzanotte, è un nuovo giorno. Passata la paura?
Ieri è stato l'11-11-11, giorno dell'apocalisse per alcuni, della rinascita per altri, dell'accesso a dimensioni parallele per altri ancora. Il giorno del Grande Uno, come è stato battezzato, è passato. Nulla è cambiato, la grande attesa per questa data palindroma (ovvero che se letta a rovescio resta identica) ha scatenato superstizioni e riti magici in tutto il mondo. In Argentina, ad esempio, in migliaia si sono recati alle pendici dell'Unitorco, montagna a 800 km da Buenos Aires, per commemorare l'apertura di una porta cosmica ad' un altra realtà. In Cina, invece, sono stati in migliaia a sposarsi in questo giorno nefasto o meno che sia. Qui tale data è reputata di buon auspicio per chi si appresta a pronunciare il fatidico "si ".
Geniale, almeno a livello di marketing, è stata la percezione dei distributori del film horror "11-11-11", del regista Darren Lynn Bousman, nelle sale britanniche in questi giorni.
Una data storica magica anche nel calcio. "Undici come i giocatori in campo, undici come la maglia dei grandi" (Corriere dello Sport).  E ieri Destro ha fatto due gol con l'Under 21 e l'11 sulle spalle
Sarà stato pure un giorno strano tra profezie, presagi e speranze ma potremmo dire di esserci stati, visto che non si potrà più ripetere. Ora non ci resta altro che aspettare il 12-12-12. Il calendario Maia finisce proprio nel 2012 e molti affermano che la Terra cambierà; ci saranno inondazioni in tutto il mondo. Ma questa è un'altra storia.

Musei in musica

19 Novembre 2011
Musei in Musica
Vari luoghi
Tipologia: Manifestazioni
La notte di sabato 19 novembre Roma tornerà a essere un grande palcoscenico per la musica dal vivo grazie alla III edizione di Musei in Musica.
Il programma dettagliato della manifestazione sarà online a partire dal 16 novembre, dopo la conferenza stampa di presentazione.
Dalle ore 20.00 alle ore 02.00, oltre 100 eventi musicali animeranno più di 50 siti culturali nella città, tra musei, università, accademie e istituti internazionali, luoghi di culto e altri spazi di interesse culturale, straordinariamente aperti di sera ad ingresso completamente gratuito.

info

Luogo
Vari luoghi
Gratuito
Organizzazione
Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali
Con la collaborazione di
Zètema Progetto Cultura

venerdì 11 novembre 2011

Le mie origini

                                                                                   


Esiste un luogo incantato: Colliano. A due passi dalla Costiera Amalfitana, il paese sorge lungo le pendici dei monti Eremita e Marzano nell'alta valle del Sele.
Non vi aspettate di trovarvi a Formentera, con i suoi famosi aperitivi in spiaggia (con conseguente applauso al tramonto....io ne so qualcosa!!). Qui si respira un'aria diversa dove odori e sapori si fondono al paesaggio, alla storia, alle tradizioni e usanze di questo splendido paese. Si possono assaporare pietanze davvero speciali; pensate che la pasta fatta in casa (ravioli, fusilli...),qui, per molti, è davvero un must!!
A Colliano è racchiusa tutta la mia infanzia. Da piccola vi ho trascorso intere estati. Tuttora, quando ritorno in questo paese le emozioni sono davvero tante. La sera ci ritroviamo con il mio gruppo storico in piazzetta, senza troppe aspettative per la serata. Poi si va al nostro mitico baretto per una birretta o semplicemente per gustare un delizioso caffè shakerato, fatto rigorosamente da Mario. La serata tra una chiacchiera e l'altra vola, ci confrontiamo, si parla dei nostri progetti futuri( per chi ne ha, dato il periodo), riflessioni e pensieri che a fine serata sembrano non aver alcun fondamento ( causa postumi da alcool ). Il rivedersi dopo un intero anno rende queste serate estive ancora più speciali. E' come se il tempo non fosse mai passato ("Una distanza materiale non potrà mai separarci davvero dagli amici"- Richard Bach).
Insomma, questo luogo mi appartiene davvero tanto, è mio. Specie se penso che alla guida di Colliano c'è stata una persona speciale come mia nonna, per me unica maestra di vita. E' stato il primo sindaco donna in Italia; ha guidato questo paese tra mille difficoltà come il terremoto dell' Irpinia. Il sisma si verificò il 23 novembre 1980 e colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale. La scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter colpì duramente l'intera Irpinia. Pertini si recò in elicottero sui luoghi della tragedia e di ritorno, in un discorso in tv rivolto agli italiani, denunciò con forza il ritardo e le inadempienze dei soccorsi, che arriveranno in tutte le zone colpite solo dopo cinque giorni. E mia nonna? Dovette fronteggiare i danni (e polemiche annesse) che questa calamità naturale aveva provocato. E credetemi ci riuscì brillantemente.

I magnifici anni' 80

Ragazziiiiiiii che nostalgia guardando questo video!!! Che tempi...Ma vi ricordate il gioco della "Campana"?!!? Era geniale; ci bastava un gessetto per disegnare la nostra griglia, per l'appunto a campana, e procurarsi una pietra e poi pronti per saltellare su una gamba sola. E come non ricordare la girella (che buona), la penna multicolore dai 12 colori e la Replay cancellabile.
Noi che facevamo 5 sacchi di miscela al motorino; Noi che i nostri miti erano Fonzie e supereroi; Noi che rispettavamo gli anziani.
Noi che siamo stati queste cose e gli altri non sanno che cosa si sono persi. Questa è la nostra storia.

giovedì 10 novembre 2011

Salvador

                                  SALVADOR

Il giornalista Richard Boyle, nel tentativo di risollevare una
carriera compromessa da alcool e problemi familiari, si reca
nel Salvador con lo scopo di documentare la guerra civile in
atto nel paese. L’uomo, giunto a San Salvador insieme al colle
ga Rock,si troverà coinvolto nei violenti scontri che oppongo
no i guerriglieri e gli squadroni filo-governativi, finendo per
prendere posizione contro la brutale dittatura vigente nel
paese,appoggiata e finanziata dagli stessi Stati-Uniti. Il film
coinvolge e complessivamente funziona. Vi è una forte abilità
nel rappresentare l’evoluzione del personaggio di Boyle, da
semplice avventuriero ad appassionato e schierato cronista.
Non mancano passaggi spettacolari e carichi di pathos. Quello
a cui assistiamo è un dramma in presa diretta che pare davvero
trasportarti nell’inferno dei luoghi che rappresenta, grazie alla
maestria registica del grande Stone. La violenza della vicenda
ci fa capire quanto questo film sia duro e dunque non rispar
mia momenti sgradevoli. L’ambientazione è arricchita da una
fotografia semidocumentaristica offrendoci un dettagliato
resoconto sull’inferno salvadoregno. Ispirato a fatti veri, il
film di denuncia di Stone è ben supportato dalle fantastiche
prove di James Woods e James Belushi. Di sicuro uno dei film
più belli e sottovalutati degli anni’80, dai contenuti profondi
e toccanti e perfetto dal punto di vista tecnico. 
                              AMERICAN HISTORY X



Gonfio di rabbia e violenza, Dereck, leader di un gruppo di
naziskin americani, viene mandato in galera a seguito di un
omicidio. Un calvario da cui esce cambiato, guarito e redento.
Ora lo aspetta il compito più difficile, salvare dal suo stesso
destino il fratello minore Denny, cresciuto nel suo mito e con
il desiderio di emularlo. Ma in certi quartieri di alcune città la
salvezza è impossibile. American history x è una riflessione
sull’odio e in questo caso è in scena il razzismo. E’ una storia
viva che ci racconta di ideali sbagliati che portano all’autodi
struzione. Racconta di ragazzi abbandonati a se stessi, svuota
ti dagli affetti e riempiti di odio per sopperire alle incertezze
che la vita ha loro offerto. American history x è una riflessio
ne amara ma composta e realista, sulla durezza della vita, sugli
errori di un giovane e sugli sbagli di un’intera società. Tony
Kaye, ex regista pubblicitario, qui alla sua prima opera, analizza
in modo lucido il fenomeno del razzismo e del neonazismo fra i
giovani americani facendolo originare, più che da un vero proprio
credo, dal malessere derivante dalla povertà, dall’ignoranza, dalla
mancanza di ideali e di prospettive. Il film si dispiega su due pia
ni temporali, il passato e il presente; il primo, caratterizzato da
un bianco e nero rende più cupa e spettrale l’atmosfera; il secondo,
dominato dalla luminosità del colore ci restituisce il senso della
realtà, dopo i deliri del passato. Semplicemente strepitoso, nei
panni di Dereck, Edward Norton, dotato di una naturalezza, di
un’espressività e di una gestualità che incantano, gli bastano un
lampo negli occhi o una semplice alzata di sopracciglio per cata
lizzare l’attenzione dello spettatore. Meritatissima la candidatura
all’Oscar, per questa performance davvero notevole. Danny ha il
volto bello e malinconico di Edward Furlong, nei panni del fratel
lo minore. Riesce a comunicarci, con l’intensità dello sguardo, i
suoi stati d’animo grazie anche a frequenti primi piani che mettono
in risalto quella sua aria innocente e malinconica. Di degna nota
anche gli altri interpreti. Ottima la fotografia e la regia di Kaye,
geniale e di valore la scelta di girare alcune scene, le più violente,
in bianco e nero. Il montaggio funziona perfettamente, generando
un buon ritmo e una tensione adeguata. Il film, vietato tra l’altro
ai minori di 14 anni, è effettivamente molto crudo e mostra scene
piuttosto violente. Le tensioni tra bianchi e neri sono costanti ed
in continua evoluzione. Un film coraggioso che mette sullo schermo
un problema, quello razziale, piuttosto attuale negli Stati Uniti. Un
film che fa rimanere senza parole, fa chiudere gli occhi in un paio
di scene, fa inorridire, ma ci sa tenere incredibilmente incollati allo
schermo, facendoci coinvolgere in un modo davvero inaspettato.


FORTAPASC

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Recentemente, RaiUno ha proposto in prima serata Fortapàsc, film di Marco Risi con Libero De Rienzo nei panni di Giancarlo Siani.

Giancarlo Siani era un giovane giornalista napoletano della redazione di Torre Annunziata de "Il Mattino". Nei suoi articoli Siani descriveva il funzionamento e le regole della mafia e del Clan camorristico di Nuvoletta, con precisione e dovizia di particolari. Giancarlo in meno di sei anni aveva analizzato e scandagliato a fondo il sistema camorra carpendone il suo segreto. Questa aveva ridotto in povertà interi paesi, rendendoli un immenso serbatoio di uomini asserviti al sistema malavitoso. Le storie di camorra sono tante a Torre Annunziata, tutte diverse ma allo stesso tempo uguali. L'indignazione di Giancarlo verso questo mondo, si nota in tutta la sua breve produzione giornalistica, ma soprattutto in un articolo del 27 Agosto 1984. Lo scontro fra le due fazioni camorristiche era sfociato in un vero e proprio massacro; la guerra è stata dichiarata a Gionta e la spedizione punitiva nei suoi confronti doveva essere delle più dure, nasce una sparatoria che porterà alla morte di otto persone; ancora oggi questo scontro è considerato uno dei più violenti fra civili dal dopoguerra a oggi. E Siani? La sera stessa è lì, la sua Mehari l'ha portato sul luogo della strage e il giorno dopo Giancarlo riempie di parole le colonne del "Mattino". Ma non sono parole a caso, sono le sue parole; forti e decise come solo le parole di un giovane sanno essere. Nel corso delle sue inchieste, Siani presta particolare interesse sugli appalti pubblici per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto dell'Irpinia del 1980 nei dintorni del Vesuvio.

Siani diede fastidio con il suo lavoro. Finché un summit camorrista ne decise l'esecuzione. Il giovane giornalista venne assassinato a soli 26 anni, il 23 Settembre 1985.

E' sicuramente un film scomodo. Al punto che, qualche giorno fa, Giosuè Starita, sindaco di Torre Annunziata, ha chiesto alla Rai di non trasmettere la pellicola, suscitando sconcerto negli autori. A fine serata, uno Speciale Tg1 ha realizzato un approfondimento giornalistico sul tema. Lo Speciale è stato condotto da Monica Maggioni in diretta da Posillipo, trasmesso dalla terrazza di una villa bunker appartenuta a un boss della camorra.

Con Fortapàsc Marco Risi tocca un tema di grandissima attualità e accoglie una sfida molto difficile, il paragone con il pluripremiatoGomorra di Garrone è infatti inevitabile, ma il regista riesce a discostarsi dal confronto e a raccontare il suo punto di vista con genuinità ed interesse. Tutto appare molto realistico, la cinepresa è viva, si muove ed entra nella scena. Piccoli espedienti trasmettono con originalità messaggi importanti, come per esempio una scena in cui al protagonista arriva uno schiaffo dal nulla, a sottolineare la minaccia invisibile della camorra e la solitudine del giornalista nella sua "battaglia". Il personaggio di Siani non viene mitizzato, ma presentato con rispetto per quello che è stato un ragazzo normale prima di tutto, con i suoi difetti ed i suoi pregi, un giovane con dei valori che esercitava con candore la sua professione al quale, grazie anche alla convincente interpretazione di Libero De Rienzo, è inevitabile affezionarsi. La forza di questo film sta nella semplicità con la quale viene lanciato un messaggio di speranza, nonostante la tragedia.

Benvenuti

Benvenuti nel mio blog.
Questo è il mio primo post. Ho intravisto per la prima volta un blog diversi anni fa, ma senza prestarci particolare attenzione. Sempre più spesso ho cominciato a guardare, con curiosità e interesse, diversi blog adatti alla mia natura. Ed ora eccomi qua ad aprirne uno!!
Un blog è una sorta di diario online, dove appuntare i propri pensieri, opinioni e riflessioni. Dunque un diario personale, ma, al contrario di quello tradizionale, non ha lucchetti, non lo puoi riporre in un cassetto custodito; è visibile a tutti. Può essere consultato da molti e tutti possono dire la propria. Tutto ciò potrà darci l'opportunità di confrontarci e fare paragoni, anche con post di poche righe. Dunque, il bello del blog è sapere di non scrivere solo per noi, ma per una moltitudine di utenti. L'impegno con i lettori è un forte stimolo.